
Liberty Media ha rivelato nei giorni scorsi il dato sugli ascolti televisivi del campionato di Formula 1. Nonostante un campionato molto combattuto, gli ascolti su base annua sono in calo del 5% rispetto a quelli dello scorso anno. Uno dei fattori determinanti, come afferma l’Amministratore Delegato della F1 Chase Carey, è il “passaggio dalla modalità di visione gratuita alla pay tv in Italia “. Il crollo, però, è una costante che continua da dieci anni, con un decremento del numero totale di spettatori del 41,3%.
L’accordo in esclusiva, firmato tra Sky Italia e Liberty, ha portato alla nuova proprietà una aumento del guadagno da Sky, che sembra versare 125 milioni di dollari all’anno nelle casse del Circus. Nonostante questo, è proprio il mercato nostrano che influisce maggiormente sul calo di ascolti. Carey, infatti, continua affermando che “escludendo l’Italia, il nostro pubblico televisivo è in crescita dell’1% su base annua e il nostro pubblico di sabato per le qualifiche è ancora più alto “.
Particolarmente soddisfacenti sono invece incrementi negli Stati Uniti e in Cina, “ dove i dati di ascolto mostrano incrementi rispettivamente del 50% e del 265% “.