L’Antitrust ha deliberato la revoca delle misure messe in atto nei confronti di Sky nel 2019, misure che hanno condizionato pesantemente le mosse della pay tv satellitare nell’acquisto dei diritti sportivi, avendo il blocco totale delle esclusive sul web.

Le sanzioni sarebbero terminate il 21 maggio 2022, ma con una delibera, l’Autorità ha valutato che “l’istruttoria in oggetto ha permesso di appurare che non vi sono motivi ostativi alla rimozione integrale delle misure imposte con delibera n. 27784 del 20 maggio 2019, in considerazione del ridotto tempo residuo di vigenza degli impegni, dell’assenza di contenuti audiovisivi di natura premium da acquisire durante la vita residua di tali misure, nonché dei livelli di concentrazione di mercato che, anche in considerazione degli effetti innescati dal cambiamento degli stili di consumo di prodotti audiovisivi dovuti alla pandemia da Covid-19, hanno raggiunto livelli inferiori a quelli precedenti all’operazione di concentrazione”. Sono quindi “venute meno le ragioni di fatto e di diritto che avevano giustificato l’imposizione a Sky Italia S.r.l., Sky Italian Holdings S.p.A., R2 S.r.l. e Mediaset S.p.A. delle misure” pertanto è stato di “revocare le misure imposte con delibera n. 27784 del 20 maggio 2019“.

Nella nota rilasciata dall’Antitrust, è stato notato come “sebbene il mercato della televisione a pagamento sia ancora concentrato e Sky detenga tuttora una posizione dominante, occorre osservare che le misure appaiono aver determinato un effetto di stimolo della concorrenza, permettendo – a partire dal periodo gennaio-giugno 2021 una riduzione della concentrazione di mercato sotto i livelli che erano presenti nel mercato prima della realizzazione dell’operazione di concentrazione tra Sky Italia e R2.

L’Autorità osserva “che una significativa riduzione della concentrazione di mercato si è osservata a partire da luglio 2021. Tale effetto appare essere ascrivibile, oltre che al mutamento degli stili di consumo dei prodotti audiovisivi, all’aggiudicazione dei diritti audiovisivi della Serie A (sette eventi settimanali in esclusiva e tre eventi settimanali in co-esclusiva) a DAZN. Infatti, se nel periodo gennaio-giugno 2021 DAZN deteneva meno del 10% della quota di mercato, a partire dal mese di luglio la quota di mercato è almeno raddoppiata, attestandosi al di sopra del 20%

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