A pochi giorni dalla sospensiva del Tribunale di Milano in seguito ad una richiesta di Sky, torna a parlare Mediapro. In occasione dell’assemblea di Serie A, la società spagnola ha tranquillizzato i club per quanto riguarda la situazione.
Jaume Roures, socio fondatore di Mediapro, in un’intervista a Ansa dimostra sicurezza: “Al 100% venderemo i diritti tv della Serie A. In assemblea ho trovato una buona atmosfera.I rapporti con il presidente di Lega Micciché sono molto buoni, non viene dal calcio, è meno emozionale. Sky sta facendo come Canal+ e Gruppo Prisa in Spagna, per non perdere i suoi abbonati. Non sono sorpreso, tutto il mondo sapeva che qualcosa sarebbe successo. I diritti tv sono nostri, spero nel giudizio del Tribunale del 4 maggio. In passato abbiamo detto che avremmo offerto 1,05 miliardi e lo abbiamo fatto, che avremmo pagato l’anticipo e l’abbiamo fatto. Abbiamo detto che verseremo la fideiussione e lo faremo, entro il 26 aprile. Queste difficoltà non danneggiano Mediapro ma il calcio e gli operatori, perché il campionato inizia ad agosto. Se il giudice dice che il bando è corretto, per noi cambierà poco, sarà solo uno slittamento di qualche settimana, dal 21 aprile al 6-7 maggio”.
Sulla regolarità del bando dice: “Né Antitrust, né Agcom, né Lega hanno detto che qualcosa non andava nel bando, è difficile che lo dica il giudice. Non sono preoccupato, non c’è nessuna base per la sospensione. La Legge Melandri e le linee guida contemplano la possibilità che le partite stiano dentro una programmazione da minimo 270 minuti. Essere editore è diverso. E la pubblicità è nel bando della Lega e nella risoluzione con cui l’Antitrust ha approvato l’assegnazione dei diritti a noi. Il nostro bando contempla un’offerta con la pubblicità e una senza. Sia cha il bando vada avanti, sia che venga bocciato, continueremo a spiegare che vorremmo fare il canale perché è la soluzione migliore per il calcio e i tifosi”.
Il dirigente della società spagnola non è preoccupato dell’accordo tra Sky e Mediaset: “Mediaset mi ha assicurato, anche dopo l’accordo con Sky, che parteciperà al bando. Al 100% venderemo i diritti. Siamo nel 2018, ci sono mille modi con cui il calcio può arrivare alla gente. In Spagna il ruolo delle Telco e del calcio ha portato allo sviluppo della fibra da 2 a 6 milioni di punti. La digitalizzazione è un business buono per le Telco, per i club, e molto buono per il Paese”.