La quinta puntata dello scontro sui diritti tv in Lega Serie A ha portato allo stesso identico risultato dei precedenti episodi: un nulla di fatto e uno stallo che continua. GiĂ alla vigilia dell’assemblea andata in scena oggi, le possibilitĂ di superare l’impasse sembravano poche, e nella riunione in videoconferenza è arrivata la conferma. Appuntamento rimandato non solo per le offerte di Sky e Dazn, ma anche per discutere della trattativa con i fondi di private equity. Come nell’ultimo incontro, le societĂ sono arrivate a votare sulla proposta di Dazn (840 milioni annui per trasmettere 7 gare in esclusiva e 3 in co-esclusiva), senza però trovare alcun accordo.
Anche perchĂ© non sono cambiati gli schieramenti: l’offerta della piattaforma streaming ha raccolto 11 voti favorevoli (da Atalanta, Cagliari, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese), non abbastanza però per dare il via libera alla proposta della piattaforma di streaming (ne servono 14 a favore), mentre gli altri 9 club (Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino) si sono astenuti, confermando quanto giĂ emerso la scorsa settimana. Posizioni ormai consolidate, che potrebbero rimanere tali fino a quando non sarĂ presa una decisione definitiva sulla proposta dei fondi.
Oggi proprio la cordata formata da Cvc, Advent e Fsi ha spiegato in una lettera che nella prossima assemblea sarĂ presentata un aggiornamento dell’offerta. Le novitĂ dovrebbero riguardare soprattutto i punti critici giĂ emersi nelle ultime settimane, ovverosia in particolar modo sulle responsabilitĂ e sui diritti d’archivio oltre che sulla governance, ma senza tuttavia alcun riferimento ad un eventuale incremento dell’offerta dal punto di vista economico rispetto agli 1,7 miliardi messi sul tavolo inizialmente per il 10% della Media Company.
Sembra difficile comunque il miglioramento della proposta possa convincere il fronte dei contrari, guidato da club come Juventus, Inter, Lazio e Napoli. Ma finchĂ© non ci sarĂ un accordo definitivo sul tema fondi (e il voto sull’offerta della cordata Cvc-Advent-Fsi potrebbe non essere all’ordine del giorno nemmeno nella prossima assemblea), anche la questione diritti tv rimane bloccata. Anche perchĂ© i club sembrano intenzionati comunque a prendersi tutti i giorni disponibili fino al 29 marzo, data in cui scadranno ufficialmente le offerte di Sky e Dazn per trasmettere il campionato.
Nel corso dell’assemblea, inoltre, i club, all’unanimitĂ , hanno dato il mandato all’ad Luigi De Siervo «per avviare una fase di trattative private per i diritti audiovisivi nell’area Medio Oriente e Nord Africa», si legge in una nota della Lega. «Per quanto riguarda i diritti audiovisivi internazionali per tutti gli altri territori sono state chiuse le trattative private per invitare gli operatori a formulare le loro offerte migliorative», ha aggiunto la Serie A nel comunicato.