Continua, come gli anni precedenti, il caos sui diritti televisivi di Serie A TIM. Rimangono così invenduti i diritti tv per il triennio 2021/2024. È stata, infatti, rinviata l’assemblea di Lega che doveva decidere l’assegnazione a favore di Sky o DAZN visto che nove società non si sono presentate all’appello.
Gli assenti sono stati Bologna, Crotone, Genoa, Sampdoria, Sassuolo, Benevento, Spezia, Torino e Roma, ovvero tutti i club contrari alla votazione già la scorsa settimana, in attesa di valutare la situazione con i fondi di private equity. Una reazione dovuta, in parte, ad un’altra reazione da parte della fazione opposta che nella giornata di ieri ha inviato una lettera (firmata da Atalanta, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Napoli e Verona) al presidente Paolo Dal Pino per chiedere l’immediata votazione tra Sky e DAZN.
Nel frattempo, dopo il rilancio da parte di Sky (che aveva offerto 505 milioni subito ai club come anticipo), oggi è arrivata la tanto attesa decisione del Tribunale di Milano sull’ultima delle sei rate della precedente stagione che la pay-tv aveva deciso di non versare, chiedendo uno sconto alla luce della rimodulazione del calendario in seguito all’emergenza coronavirus. Il Tribunale ha ordinato l’esecuzione provvisoria del decreto ingiuntivo contro Sky per il pagamento dei 130 milioni di euro che mancano, senza tuttavia entrare nel merito della vicenda con una nuova udienza fissata per il prossimo 8 giugno. La situazione quindi potrebbe ancora cambiare, ma intanto Sky ora è obbligata a versare i soldi nelle casse della Lega, situazione che modifica anche la strategia visto che nel rilancio da mezzo miliardo era compresa anche la rata non pagata. “Sky prende atto della decisione“, si legge in una nota della pay-tv, la quale spiega inoltre che “questo pronunciamento non coglie l’azienda di sorpresa” e che la stessa “ottempererà alla provvisoria esecuzione del decreto in attesa del giudizio di merito“.