La decisione sul futuro dei diritti di Serie A è sempre più vicina. Domani alla Lega Serie A saranno presentate le offerte vincolate dei fondi di private equity e vari fondi finanziari interessati ad entrare in affari con il massimo campionato italiano.
Buone notizie arrivano dall’estero. Un’offerta di 1,3-1,5 miliardi è pronta per essere presentata dall’asse composta dai fondi CVC–Advent–FSI. I tre fondi hanno unito le forze offrendo una cifra vicina al miliardo e mezzo per il 10% di una nuova media company che gestirebbe i diritti televisivi del massimo campionato italiano. L’offerta prevede di avere in mano anche lo sviluppo del mercato estero, sia a livello di business che a livello tecnologico.
Per quanto riguarda la situazione delle televisioni in Italia, la Lega Serie A non si trova in acque tranquille. Complice il COVID, si presume che dal prossimo triennio si possa arrivare a circa 850 milioni, 120 milioni (circa) in meno rispetto al bando precedente. La diminuzione seguirebbe quanto successo in Europa negli altri grandi campionati, prima tra tutti la Bundesliga, registrando un decremento delle entrate superiore al 10%. Sky ha giĂ affermato di non voler fare spese impossibili, mentre DAZN resta alla porta a guardare ciò che succede. Difficile prevedere l’ingresso di nuovi player, uno tra tutti Amazon, ancora lontano dal calcio italiano.
Nel frattempo i presidenti sono chiamati a concentrarsi sulle proposte dei fondi. Domani saranno ufficializzate tutte le offerte vincolate, che verranno valutate dall’advisor Lazard e poi riportate, il 9 settembre, ai presidenti dei venti club. In corsa per un ruolo importante nei diritti televisivi di Serie A ci sono l’asse CVC–Advent–FSI, Bain Capital, Blackstone-Gso, Apollo, Fortress, Wanda e Mediapro.