Chiuso il 2018, To70 ha condotto il consueto studio sulla sicurezza in volo. I risultati dello scorso anno non sono proseguiti anche nel 2018, anno in cui c’è stata una quantità di incidenti leggermente sopra la media quinquennale più recente.
Lo studio si è basato su tutti gli aerei commerciali e sono stati considerati tutti i guasti, compresi quelli di origine meccanica e umana. Nel 2018 ci sono stati 160 incidenti, 13 dei quali fatali che hanno portato a 534 morti.
Nonostante la crescita di incidenti mortali, gli aerei rimangono i veicoli più sicuri. Infatti, nonostante una crescita stimata del 7% del traffico aereo, si verifica un tasso di un incidente mortale ogni 3 milioni di voli (0,36 incidenti mortali per milione di voli). Il tasso recente è superiore rispetto alle medie più recenti a 5 anni (2012-2016: 0,31 e 2013-2017: 0,24), ma resta comunque basso.
Le cause
Le cause degli incidenti sono molteplici. Il primo incidente dell’anno appena passato vede coinvolti due Boeing 737, che all’aeroporto di Toronto Pearson sono entrati in collisione. Sempre a inizio anno, un Boeing 737 gestito da Pegasus Airlines, è scivolato fuori dalla pista dell’aeroporto di Trabzon in Turchia. Il primo incidente mortale si è registrato l’11 febbraio 2018, in Russia, dove un Antonov An-148 operato dalla Saratov Airlines si è schiantato dopo il decollo da Stepanovskoye e 71 persone sono decedute.
Il più grande incidente fatale dell’anno appena passato è stato in Indonesia, dove un nuovissimo Boeing 737 Max è deceduto poco dopo il decollo, portando con se 189 persone.
Conclusioni
L’Europa e il Nord America rimangono le zone più sicure in cui si verificano meno incidenti. La menzione del Boeing 737 non deve però far passare il velivolo sotto cattiva luce. Infatti, molti incidenti hanno coinvolto anche Airbus 320. Inoltre, l’incidente che ha coinvolto il nuovo modello del Boeing 737 potrà fare luce su eventuali problemi presenti sul modello, garantendo allo stesso tempo una maggiore sicurezza.