Da tempo ci si domanda se l’utilizzo del cellulare può essere cancerogeno. La ricerca eseguita dal National Toxicology Program, è servita a mostrare che le onde radio emesse dai nostri dispositivi possono creare delle forme tumorali. Attenzione però, i test sono stati eseguiti sui topi, ed i risultati non sono immediatamente applicabili agli esseri umani.
La ricerca ha dimostrato come nei ratti esposti a massicce dosi di radiazioni, simili a quelle emesse dagli smartphone, sia aumentata l’incidenza di tumori a cervello, cuore e ghiandola surrenale.
Lo studio è in corso da dieci anni, ma sono da tenere in considerazione alcuni fattori. Innanzitutto, i ratti su cui è stato effettuato lo studio, sono stati esposti ad una quantità di radiazioni molto superiore a quella applicata agli esseri umani e le radiazioni sono state distribuite su tutto il corpo, mentre negli esseri umani sono molto più localizzate. Bisogna inoltre puntualizzare che le cavie dello studio sono state sottoposte a radiazioni di 900MHz, tipiche del 3G; con le tecnologie del futuro 4G e 5G le frequenze saranno più elevate, penetrando meno il corpo.
I risultati della ricerca
Dopo aver coinvolto più di 3000 cavie, le evidenze sono state definite “Chiare ” solo per quanto riguarda i tumori al cuore nei ratti maschi. Il livello più alto (gli altri livelli sono “Qualche “, “Ambigua ” e “Nessuna “) non è stato agli altri tipi di tumori sviluppati. In relazione a quello del cervello e delle ghiandole surrenali è stato scoperta solo “Qualche ” evidenza. Tutte le evidenze sono “Ambigue “ sui topi maschi. Anche per quanto riguarda le radiazioni su corpi femminili, tutte le evidenze sono “Ambigue “, sia per ratti che per topi.