Circa il 60% degli italiani che navigano in rete si è imbattuto in una fake news. Nel frattempo i governi cercano di creare leggi a protezione degli utenti
Non è un buon periodo per i media. Scoppiato da un po’ di tempo, il problema fake news, continua a far parlare di se. Trump, negli USA, continua la sua battaglia contro la CNN, la quale, secondo il Presidente, riporta notizie fittizie al popolo americano. La novità, però, riguarda l’autorità di vigilanza e controllo su consumatori e concorrenza australiana, la quale ha aperto un’indagine nei confronti di Google e Facebook.
Attraverso questa indagine, le autorità australiane vogliono chiarire quanto possono influenzare social network e motori di ricerca nella diffusione di fake news.
La notizia dell’indagine è degli ultimi giorni, ma il problema delle notizie fittizie è presente già da molto tempo. Secondo quanto riportato da quotidiano.net, circa il 60% degli italiani si è imbattuto in una fake news. Un dato allarmante visto il numero di persone che giornalmente ricerca notizie attraverso la rete.
Per cercare di arginare questo problema, i governi di veri stati, tra cui il nostro, richiedono leggi precise per evitare il dilagare di notizie fittizie.