
L’Unione Sindacale dei Giornalisti Rai (USIGRai) interviene sulla vicenda che sta tenendo banco in questi giorni relativa ai diritti tv in chiaro della Champions League. Attraverso un comunicato, l’Unione fa sapere che “è in corso un balletto sulla pelle della Rai, ma soprattutto dei lavoratori“.
A stabilire se Rai ha ragione o meno saranno i giudici, nella speranza che la decisione “avvenga presto“. L’Unione Sindacale fa sapere che “già alla passata governance dicemmo che quella opzione andava blindata. Soprattutto visto che si arrivava a comprare i diritti della Champions dopo aver perso il Mondiale. La Rai – continua – ha bisogno di maggiore aggressività e lungimiranza da parte della Direzione Acquisti Diritti Sportivi“.
Riguardo all’acquisto della Champions da parte di Mediaset, USIGRai dice: “Non si possono perdere eventi per pochi milioni di euro. In questo caso si parla di meno di 5. Anche perché è assurdo sostenere che si possa sostituire la Champions con una fiction. Una assurdità da ogni punto di vista. E nessuno tiri fuori presunte questioni di bilancio. Perchè è ovvio che se non si spende i conti migliorano. Ma se non si investe si sperpera un patrimonio e si paga un conto salatissimo in termini di immagine. Le serate di Champions su Rai Uno sono state un grande successo e un patrimonio dell’Azienda, come testimoniato dagli ottimi ascolti. Del resto, investire sui diritti sportivi è senza dubbio più redditizio che continuare a contrattualizzare esterni e subire le condizioni imposte dallo strapotere degli agenti. Ci aspettiamo che di questi temi se ne faccia carico il CdA. E ci aspettiamo che gli stessi temi vengano posti dal Direttore di Rai Sport, che troviamo incomprensibilmente silenzioso e poco incisivo su scelte aziendali che spengono la testata che dirige“.